In questo articolo, partendo da un’esperienza personale, affronto un tema molto delicato che va al di là degli argomenti legati al mondo del marketing che normalmente tratto, mi riferisco alla salute, il bene più prezioso che abbiamo. Desidero parlarne dal punto di vista della prevenzione e delle azioni che sarebbe necessario sviluppare per spingere il maggior numero possibile di persone a prestare maggior attenzione a questo aspetto, essenziale per la qualità della nostra vita.
Nel 2018 sono venuto a conoscenza di un’eccellenza assoluta nel panorama della diagnostica precoce dei tumori, il centro ASC (Advanced Screening Centers), ed ho deciso di effettuare la Diffusion Whole Body, l’esame nel quale sono specializzati. Si tratta dell’unica struttura in Europa che consente di sottoporsi a un’analisi straordinariamente dettagliata del proprio corpo attraverso un esame di risonanza magnetica d’avanguardia, non invasivo, che permette la diagnosi precoce dei tumori per la prevenzione oncologica nelle persone sane. Attualmente, si rilevano formazioni tumorali dell’ordine dei 3-4 mm, davvero minime.
Umberto Veronesi, nella sua grande battaglia contro il cancro, fu uno dei pionieri nell’utilizzo della risonanza magnetica a scopo diagnostico. Di essa disse:
”Nella lotta al cancro è come navigare di notte, quando la visibilità è poca e bisogna affidarsi alla strumentazione. Lo screening basato su un nuovo esame di risonanza magnetica, la Diffusion Whole Body, potrebbe diventare il radar che ci guiderà nella regata contro i tumori”.
Oggi, questa strumentazione è disponibile a tutti. È vero che si tratta di un esame privato dal costo di 1.000 euro, ridotti a 200 per chi ha redditi molto bassi, ma stiamo parlando dell’opportunità di diagnosticare patologie che, nella maggior parte dei casi, se scoperte nelle fasi iniziali, sono assolutamente curabili.
Tralasciando gli aspetti umani, la sofferenza e i drammi famigliari che le patologie oncologiche comportano, dobbiamo tener conto anche dei costi che la sanità pubblica deve sostenere per assicurare le cure a tutti i cittadini che ne hanno necessità. In Italia si tratta di 18,9 miliardi di euro all’anno, in crescita costante.
L’esperienza che ho fatto alla ASC è stata assolutamente positiva, sicuramente perché non è stata rilevata alcuna anomalia ma anche nell’intero percorso che, sin dall’accoglienza, si è rivelato molto attento all’aspetto umano. Un medico mi ha spiegato tutti i dettagli dell’esame, rispondendo alle molte domande che avevo meticolosamente preparato, dopodiché l’esame in quanto tale si è rivelato piuttosto noioso, mezz’ora di scansione del corpo, avanti e indietro nella macchina, comodamente sdraiato. Niente di più, nessuna preparazione, nessun liquido da ingurgitare.
Nell’arco di una settimana è arrivato l’esito, frutto della diagnosi del team di specialisti, insieme a un DVD contenente le immagini del mio corpo, utili per eventuali approfondimenti successivi.
Le riflessioni che questa esperienza mi ha portato a fare riguardano il ruolo del marketing della prevenzione sanitaria, decisamente poco diffuso in Italia. Promuovere una corretta cultura della prevenzione sin dalla scuola dell’obbligo consentirebbe di diminuire drasticamente la spesa sanitaria migliorando, al contempo, la qualità della vita di moltissime persone.
Benvengano, quindi, strutture come ASC ma è altresì necessario che vengano conosciute e, soprattutto, utilizzate da un numero decisamente maggiore di cittadini. Con l’Associazione Italiana Sviluppo Marketing, dove ho il piacere di ricoprire l’incarico di presidente, sto lavorando proprio per portare un contributo concreto su questo tema di elevatissima portata sociale.
Articoli come questo sono un piccolo contributo sulla strada della sensibilizzazione verso la prevenzione, vorrei che si innescasse un processo collaborativo con gli operatori del settore, con la scuola e con le associazioni che si occupano di patologie di ogni genere.
La tecnologia e la scienza fanno continuamente grandi passi in avanti per aiutarci a vivere non solo più a lungo ma anche più sani, sta a noi cogliere le opportunità che ci vengono offerte per raggiungere questi obiettivi. La prevenzione rappresenta un tassello fondamentale di questo percorso.
Ecco l’intervista che ho fatto a Piero Arcangeli, Vice Presidente ASC.