Chi avrebbe pensato 10 anni fa che i social si diffondessero così rapidamente e che, a distanza di pochi anni, saremmo stati in grado di collaborare con colleghi di tutto il mondo da remoto, di provare un capo d’abbigliamento senza indossarlo fisicamente o esplorare un luogo a 360°, restando comodamente seduti nel nostro salotto di casa?
Il 2020 è stato l’anno dell’accelerazione tecnologica per eccellenza.
La pandemia, un acceleratore di innovazione
La pandemia e più in generale l’esperienza del lockdown ci ha fatto vivere il “virtuale” come vera e propria alternativa al “reale”.
Il digitale ci ha permesso di ritornare, seppur con nuove modalità, alle nostre attività quotidiane.
Abbiamo cominciato a frequentare lezioni online, ad “incontrarci” per l’aperitivo sulle app di videochiamate e ad acquistare sempre di più sull’e-commerce.
Moltissimi settori sono stati fortemente influenzati da questi cambiamenti e, anche a loro, è toccato adeguarsi alla “nuova realtà” cercando modi innovativi per far ripartire il proprio business.
Digital Events
All’inizio dell’emergenza, il settore degli eventi, è stato uno tra quelli più colpiti dal punto di vista economico. Molte organizzazioni sono state costrette ad annullare convegni, fiere, concerti e spettacoli teatrali.
E per affrontare questo nuovo contesto, molte delle aziende di questo settore, hanno dovuto ripiegare sull’online.
Secondo i dati comunicati da Eventbrite, nel mese di Aprile 2020, gli eventi digitali sono aumentati del 2.000% e il 45% degli utenti ha utilizzato la piattaforma per partecipare a un evento, principalmente di business o sul tema benessere e salute.
Quali sono stati i vantaggi di un Digital Event?
Possiamo elencarli nei punti che seguono:
- Organizzativo: Nessuna presenza fisica richiesta per tutti i soggetti coinvolti (partecipanti, sponsor, organizzatori).
- Maggiore livello di visibilità: le piattaforme di streaming hanno permesso di raggiungere un pubblico più ampio rispetto ad un evento svolto dal vivo.
- Costi: le spese di gestione si sono ridotte con la conseguente diminuzione del prezzo dei biglietti, circa 26 euro la spesa media per evento. (Fonte Evenbrite)
UN NUOVO TIPO DI EVENTO: CGDS SFILA IN 3D
La realizzazione di eventi digitali, dunque, è stata una “scialuppa di salvataggio” per molte aziende, ma non tutte sono state in grado di raggiungere lo stesso livello di qualità ed efficacia.
C’è chi si è semplicemente limitato a registrare l’evento così come si sarebbe svolto dal vivo, senza adattarlo al nuovo contesto e senza alcuna personalizzazione, e c’è chi invece ha puntato su un’esperienza più immersiva e coinvolgente, come ha fatto, ad esempio, il Brand italiano GCDS per presentare la sua collezione alla Milano Fashion Week.
Non una semplice diretta streaming della sfilata, niente modelli e modelle ma, a calcare le passarelle, sono stati gli Avatar.
Tutti gli aspetti di una sfilata reale sono stati ricreati in modo impeccabile, così come gli abiti presentati, realizzati con una particolare attenzione ai tessuti, ai riflessi e ai movimenti, il tutto immerso in uno scenario futuristico.
IL VIRTUALE STA DAVVERO SOSTITUENDO IL REALE?
Quale sarà il futuro del settore degli eventi?
È vero che le ultime innovazioni consentono ormai di creare eventi virtuali di altissimo livello, ma sono ben lontani dal sostituire gli eventi dal vivo.
Le persone sentono il bisogno di provare quelle emozioni che nascono dall’incontro tra persone e che, l’ambiente digitale, per quanto possa essere sofisticato, non riesce ancora a gestire.
Nel futuro, possiamo prevedere che si punterà sempre di più su soluzioni ibride che uniscano il format fisico con quello digitale, appoggiandosi per la comunicazione anche ai Social Media (prima, durante e dopo), creando una rete di connessioni caratterizzata da una forte crossmedialità.
Niente paura dunque se in passato, per diversi motivi, non abbiamo potuto partecipare ad un concerto o uno spettacolo, perché prossimamente potremo comunque vivere soluzioni immersive anche comodamente da casa.
Foto di Tima Miroshnichenko da Pexels