Sport e Retail sono due ambiti solo apparentemente molto distanti tra loro, essi nascondono, in realtà, principi e dinamiche molto simili tra loro.
Il team di vendita può essere paragonato ad una squadra sportiva in cui tutti gli elementi del gruppo corrono nella stessa direzione, inseguono un unico obiettivo, condividono gli stessi valori e si sostengono l’un l’altro, trovando nella squadra la propria forza.
Paola Giannotti, campionessa di ciclismo e vincitrice di tre Guinness World Record, ci racconta in questa intervista, delle similitudini tra Sport e Retail.
La competizione è un tratto distintivo dello Sport così come del Retail. Qual è, a tuo avviso, l’atteggiamento giusto con cui approcciarsi alle sfide?
Quando si affronta una sfida bisogna credere in quello che si fa e bisogna metterci il cuore, che è ciò che ti fa trovare la motivazione nei momenti di maggior scarico mentale. Sia nello Sport che nel Retail, per affrontare una sfida nel modo migliore è necessaria una preparazione il più meticolosa possibile sia da un punto di vista fisico che mentale, oltre ad un alto livello di concentrazione e di attenzione indispensabili per affrontare e gestire la fatica che qualsiasi sfida presuppone. Se mancano questi aspetti difficilmente si riescono ad affrontare gli ostacoli che si incontrano durante il raggiungimento del proprio obiettivo.
L’unica differenza tra i due ambiti è che, nel settore del commercio, gli “atleti”, ovvero gli addetti vendita, vengono allenati attraverso percorsi di formazione personalizzati.
In effetti lo store manager è un po’ l’allenatore in campo della squadra, un coach capace di valorizzare le diverse specificità dei singoli, favorendo l’integrazione di gruppo. Ma come dovrebbe gestire le criticità?
Un buon allenatore è capace di intervenire e gestire subito sulle criticità, senza incolpare un singolo componente del gruppo davanti agli altri e chiedendo ad ognuno come gestirebbe quello specifico ostacolo. E’ importante, invece, rendere pubblici i successi del gruppo, trasmettere loro la visione aziendale e tenere brevi ma continui briefing per allineare la squadra. E’ altresì necessario rendere responsabile e indipendente ogni membro del gruppo, dargli fiducia, farlo sentire supportato in ogni momento e mantenere un elevato livello di coinvolgimento. Infatti, come giustamente accennavi, un bravo coach deve saper tirar fuori dai singoli le proprie potenzialità, deve dar spazio ad ogni componente del gruppo, ed essere in grado di ascoltare e motivare.
Il fallimento, però, è sempre in agguato, pronto a sventolarci la bandiera della sua vittoria. Come si affronta la gestione emotiva dopo un insuccesso e come si gestisce la paura di non farcela?
Dopo un insuccesso è importante ricordarsi che ogni fallimento è un insegnamento importante, a volte più della vittoria stessa. Si può e si deve imparare moltissimo da una sconfitta perché è un momento di crescita fondamentale. La paura di non farcela, invece, si gestisce attraverso una preparazione ancora più importante e meticolosa e facendo leva sulla forza del team.
L’esperienza di Paola come sportiva ci ha fornito un punto di vista differente e coinvolgente sul mondo del Retail. Dalle sue parole possiamo comprendere che, anche in questo settore il concetto di squadra è importante. Avere un team di vendita unito e coordinato, che giochi per raggiungere lo stesso obiettivo, guidato da uno Store Manager dotato di empatia e leadership, determina un vantaggio competitivo soprattutto nelle situazioni di criticità.
Il capitale umano resta e resterà sempre l’elemento chiave del successo di un Brand, ecco perché investire sulla formazione dei dipendenti è la migliore scelta strategica per la crescita di un’azienda.
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