Customer experience

Il futuro del retail “emotivamente” intelligente

Nel panorama sempre più competitivo e in evoluzione del retail, la capacità di comprendere e rispondere alle emozioni dei clienti sta diventando fondamentale per il successo delle aziende. È sempre più indispensabile rivestire il prodotto e la relazione, con una componente emozionale che possa attivare il piacere dell’esperienza d’acquisto e soprattutto il desiderio di riviverla.

Il retail “emotivamente” intelligente

Attraverso un approccio “emotivamente” intelligente, i player possono creare esperienze d’acquisto personalizzate e coinvolgenti che soddisfano le esigenze emotive dei consumatori. È ormai noto che i clienti non sono solo alla ricerca di prodotti o servizi ma desiderano vivere esperienze emotivamente gratificanti. Le principali emozioni umane dalla gioia alla rabbia, alla felicità o alla tristezza stanno di fatto plasmando il futuro del retail e influenzano le strategie di marketing. Un marchio emotivamente intelligente non si limita a vendere prodotti, ma racconta una storia, la sua specifica storia e trasmette valori creando un senso di appartenenza. Attraverso esperienze di brand coerenti e coinvolgenti, si promuove la felicità dei clienti e si punta a costruire un legame duraturo.

La gioia, ad esempio, è un’emozione che può trasformare un’ordinaria esperienza di shopping in un momento indimenticabile. Il motivo è molto semplice ma richiede una particolare attenzione. Quando si lega un’esperienza ad un’emozione, ne consolidiamo il ricordo. I rivenditori possono stimolare la gioia attraverso sorprese, offerte speciali dedicate o un servizio attento che supera le aspettative dei clienti.

Una Customer Experience di successo

Far vivere una buona esperienza al cliente è il tentativo di molti, far vivere un’esperienza sempre migliore è la vera sfida che deve animare la strategia di chi vuole essere vincente nel retail.

In questo contesto, animare e stimolare l’emozione del cliente, deve essere il fulcro della strategia che conduce verso la fidelizzazione. Tuttavia bisogna avere la prontezza e la creatività nel saper gestire anche le emozioni negative. Un cliente arrabbiato non deve essere un “problema” da gestire ma l’occasione che fa conoscere la capacità dell’Azienda di sorprendere (e quindi emozionare) anche in un contesto che parte da una base negativa. Quanto è appagante per un cliente ritrovarsi un servizio o una soluzione che nasce da un episodio negativo e ricevere una “cura” che va oltre le sue attese? Le esperienze negative, come reclami o restituzioni, possono essere trasformate in opportunità di crescita. Attraverso un approccio empatico e proattivo, il retail emotivamente intelligente trasforma la rabbia in feedback costruttivo, migliorando la soddisfazione dei clienti e rafforzando la fedeltà al marchio.

In una società che impone ritmi sempre più frenetici, i momenti emotivamente rilassanti in cui godere della bellezza di una sana emozione, hanno spazi sempre minori. I consumatori desiderano sentirsi parte di una comunità che condivide valori e interessi simili. Il retail emotivamente intelligente ecco che incentiva la creazione di spazi di aggregazione e interazione, favorendo il senso di appartenenza e rafforzando la connessione con il marchio.

Casi studio sulle emozioni nel retail

Ecco che in questa direzione si inserisce perfettamente Decathlon con la sua campagna “vivi un’emozione” di maggio 2024 in cui ogni cliente, titolare di carta fedeltà, ha la possibilità di lasciarsi coinvolgere dalla voglia di far sport e selezionare tra una varietà di proposte, quale emozione vivere. È un esempio concreto che si lega anche alla specificità del prodotto e che consegna al cliente coerenza e credibilità.  Altro esempio di realtà che gioca bene con l’emozione è Sephora in cui si può vivere un’esperienza di bellezza personalizzata a 360 gradi. Concreto esempio del trionfo emotivo che si lega al benessere estetico. In questo caso la distintività è posta sulla personalizzazione e l’esclusività della consulenza fa sentire unico il cliente.

Un altro aspetto che rende vincente il retail emotivamente intelligente è che integra perfettamente i canali fisici con quelli digitali, creando un’esperienza fluida e senza soluzione di continuità. Questo approccio omnichannel supera le paure (altra emozione) e le resistenze dei consumatori, offrendo un percorso di acquisto personalizzato e accessibile. Zalando attraverso lo Shopping online personalizzato, offre un’esperienza d’acquisto online con consigli basati sulla cronologia degli acquisti e sulle preferenze tracciate. Gestisce bene il “timore” dell’acquisto errato attraverso una semplice modalità di reso facile e gratuito proprio per incoraggiare i clienti a provare nuovi prodotti.

La fiducia è quindi un altro elemento fondamentale del retail emotivamente intelligente. Attraverso la trasparenza, l’autenticità e la tutela della privacy, si rafforza la fiducia dei consumatori e si crea una relazione solida e duratura.

In conclusione, il futuro del retail risiede nella capacità di creare esperienze emotivamente coinvolgenti. Rappresenta un paradigma innovativo che pone al centro le emozioni dei consumatori, offrendo un viaggio di acquisto memorabile e gratificante.

Investire nella comprensione delle emozioni umane e nell’adozione di strategie di marketing e servizio clienti sensibile alle emozioni, sarà fondamentale per rimanere competitivi in un mercato sempre più centrato e alla ricerca del far vivere l’esperienza emotiva.

 

Foto da Freepik

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emozioni,retail
Progettazioni e sessioni di formazione si integrano con quanto vissuto nei ruoli manageriali ricoperti sul territorio nazionale. Concepisce la musica come guida di emozioni. Sostiene che fare consulenza retail vuol dire saper ascoltare quella musica tra il desiderio e la relazione.

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