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La blockchain in tempi di guerra e il ruolo dei Non Fungible Token

Fino al 24 febbraio di quest’anno, parlare di (Non Fungible Token) significava riferirsi, soprattutto, al mercato dell’arte. Pezzi da collezione ai quali si riconosce un valore in base alla loro unicità, garantita dalla registrazione del token su . Aste milionarie hanno caratterizzato il 2021 e il trend sembra proseguire anche nel 2022 ma, dal 24 febbraio, gli NFT sono diventati un modo per finanziare la prima guerra crittografica del mondo, come titola il Washington Post in questo articolo.

Le comunità artistiche stanno sostenendo in vari modi l’Ucraina, anche dal punto di vista militare, come dimostra Ukraine DAO, un’organizzazione autonoma decentralizzata co-creata dalla fondatrice e artista russa delle Pussy Riot, Nadya Tolokonnikova. Accanto a questa organizzazione ve ne sono molte altre, come RELI3F, Holy Water e ArtWaRks, giusto per citarne alcune, che hanno l’obiettivo di fornire finanziamenti utili alla resistenza contro l’invasione russa. Lo stesso governo ucraino ha lanciato un progetto per una specie di “museo della guerra” nella forma di una collezione di NFT capace di documentare ciò che sta accadendo in modo indelebile.

La decentralizzazione come focus

D’altro canto, va evidenziato che la decentralizzazione offerta dalle blockchain consente alla Russia di aggirare le sanzioni occidentali, sia pure per un valore complessivo modesto rispetto all’entità delle transazioni bancarie precedenti l’invasione. Certo è che stiamo assistendo a una guerra anche economica, di portata mondiale, come dimostrano le ricadute sui prezzi delle materie prime e la ripresa dell’inflazione. In questo scenario, la rete Internet svolge un ruolo essenziale sia per la libertà d’informazione, sia per le transazioni in che, per la loro natura decentralizzata, sono lo strumento ideale per tutelare economicamente chi è costretto a fuggire o semplicemente non può più avere accesso a conti bancari e carte di credito.

Siamo in una fase storica dove la rete Internet è essa stessa un terreno dove si giocano sfide importanti a livello globale, con cyber attacchi sempre più forti e con il Web3, di cui le blockchain sono la struttura portante, che si sta sviluppando in modo evidente.

Va fatta un’osservazione sotto il profilo culturale che sarà sempre più un elemento discriminante tra chi è digitalmente evoluto e chi, invece, non ha le conoscenze per utilizzare gli strumenti del mondo digitale e, in particolare, del Web3, di cui i Non Fungible Token sono un tassello importante.

Proprio per contribuire a sviluppare queste conoscenze, la SAA – School Of Management dell’Università di Torino, ha lanciato un master executive in Finanza Decentralizzata, Blockchain, Fintech: i nuovi ambiti del mondo economico-finanziario, organizzato dal LabDEC, Laboratorio di Finanza Decentralizzata e Blockchain, tra i primissimi esempi di struttura universitaria dedicata all’universo blockchain.

Viviamo davvero in un’era di grandi incertezze ma abbiamo strumenti straordinari per affrontarle in modo efficace, dobbiamo imparare a conoscerli ed usarli per tutelare la nostra libertà di pensiero ma anche per difendere il nostro benessere dalle crisi di diversa natura che pensavamo di aver relegato nel libro della storia.

 

La classifica degli NFT più costosi

1 – The Merge, Pak – 91,8 milioni $

2 – Everydays, 5.000 days di Beeple – 69 milioni $

3 – Serie da 9 cyberpunk – 16,9 milioni $

4 – CryptoPunk – 11,7 milioni $

 

 

Foto di Ivan Babydov da Pexels

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39,7523,Art,AuctionUpdate,Blockchain,Criptovalute,London,NativelyDigital,NFT,OMG
È Innovation Manager, Presidente dell’Ass. Italiana Sviluppo Marketing, (https://www.aism.org) nonché Chief Advisor del LabDEC, Laboratorio di Finanza Decentralizzata e Blockchain presso la SAA – School Of Management dell’Università di Torino. Docente a contratto dal 1996 presso il Politecnico e l’Università di Torino, svolge attività di divulgazione sui temi dell’innovazione e del marketing.

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