Editoriale

Customer Driven: guidare il cliente nella sua esperienza di acquisto

Se riconoscere i propri bisogni è il primo vero bisogno da soddisfare, un approccio ben costruito, personalizzato e autentico sarà la chiave che genera fiducia nel proprio brand.

Un po’ come quando un agente di viaggio interpreta le mie necessità e mi propone un’esperienza su misura per me: è così che ho scoperto luoghi che non sapevo di voler esplorare.

LA CREAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA

Quanti clienti hanno davvero un’idea chiara di quello di cui hanno bisogno? Sembrerà strano ma la risposta è: pochissimi.

Il raggiungimento della consapevolezza è un processo più complesso di quanto si possa pensare. In un mercato iperconnesso dove tutto sembra essere esplorato ed esplorabile – penso anche alla potenza della recentissima intelligenza artificiale – tutte le risposte che un consumatore riceve si rivelano risposte generiche, non customizzate su di lui.

Ecco perché spesso la creazione di consapevolezza è il primo vero ruolo di cui deve vestirsi un brand.

Tra la domanda e il bisogno dei consumatori c’è un mondo in cui è possibile navigare a vista, cogliere aspettative, trasmettere valori, raccontare storie.

Occorre costruire una strategia Customer Driven e guidare al proprio business. Perché solo un cliente consapevole saprà riconoscere cosa può realmente essergli utile, piacergli, offrirgli vantaggi e benefici, sia concreti che intangibili.

IL VALORE DELL’INFORMAZIONE

Oggi abbiamo sì una maggiore quantità di informazioni accessibili, ma quella che in realtà percepisco è anche una maggiore insicurezza generalizzata.

Accade che la conoscenza generica e non specifica crei confusione e smarrimento: un tempo, quando l’informazione era limitata, la scelta era presto fatta. Veniva cioè a mancare la necessità di dover discernere ciò che è utile da quello che non lo è.

Ecco, in un eccesso di informazioni diventa complesso per il consumatore orientarsi e selezionare quelle che rispondono esattamente ai propri bisogni. Immersi come siamo nella miriade di fake news che ci circondano, dobbiamo oggi fare i conti con un sistema di comunicazione complesso.

Un sistema in cui una notizia può entrare in circolo alla velocità della luce, in cui è diventato più facile comunicare, ma più complesso cogliere il reale valore delle cose.

Una volta costruito il suo racconto autentico, un brand deve quindi permettere agli utenti di percepirlo, toccarlo con mano, affidarsi a lui, riconoscerlo all’interno di una narrazione che appare oggi sempre uguale. In altre parole, guidare il consumatore attraverso un’informazione personalizzata e su misura per lui.

LA FIDUCIA GENERA OPPORTUNITÀ

Questa fase delicata ed essenziale, che determina un approccio che non può dunque essere uguale per tutti ma che dev’essere customizzato, fa la differenza e genera opportunità. Un’opportunità che deriva dal fatto che, nel momento in cui un brand riesce a interpretare un ruolo di guida, il cliente gli affiderà il ruolo – fondamentale – di suo consigliere. La fiducia riposta nel brand permette di accompagnare il consumatore e guidarlo nella sua personalissima esperienza di acquisto, di fidelizzarlo, di creare un rapporto di stima e scelta reciproche. Un percorso in cui il cliente si sentirà al sicuro e riuscirà a effettuare un processo di selezione molto più rapido ed efficiente. E in cui il brand imparerà a conoscere ogni aspetto dei propri clienti e a indirizzarli nella giusta direzione.

Un viaggio per esplorare, informare, conoscere, trasformare le aspettative in opportunità di business.

 

Foto di Sam Lion da Pexels

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TAG:
customer driven,customer experience,customer journey
Dopo percorsi professionali nel settore commerciale, nel 1988 fonda una società di ricerche marketing, formazione e consulenza che negli anni si è specializzata nel mondo retail, attualmente presente con il brand Cavalieri Retail. La società ha realizzato oltre 3.000 progetti nel settore della distribuzione operando in diversi segmenti del mercato e formato oltre 100.000 persone per i maggiori brand italiani e internazionali. E’ docente di master specialistici nelle principali Business School e Università italiane. Da 30 anni scrive sulle principali testate del mondo della distribuzione fisica e digitale ed è autore di “Un desiderio chiamato retail“.

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