a cura di redazione
Dai dati del 2018, gli italiani che accedono mensilmente a Internet da Mobile (Smartphone e Tablet) sono 31,1 milioni: di questi, il 37% utilizza solo dispositivi mobili (più di chi usa solo il Pc). Il tempo medio trascorso a navigare da Mobile rappresenta il 64% del totale speso online ed è pari a circa 45 ore al mese: di queste, l’88% è consumato all’interno di un’App. Il mercato del Mobile Advertising supera il miliardo di euro, e rappresenta così il 40% del mercato digitale e il 14% del totale mezzi. Questo incremento degli investimenti deriva in particolare dalla crescita dell’impatto del Mobile all’interno di campagne digitali multipiattaforma. Queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano*, che studia le innovazioni – tecnologiche e di business – abilitate dalla diffusione degli Smartphone e l’impatto di questi sul processo di relazione tra azienda e consumatore.
Gli italiani che accedono mensilmente a Internet da Mobile (Smartphone e Tablet) sono 31,1 milioni: di questi, il 37% utilizza solo dispositivi mobili. Tale percentuale aumenta fino al 61% se si guarda il giorno medio. Sono quindi oltre 11 milioni gli italiani che accedono a Internet esclusivamente da Mobile, mentre la restante parte usa anche il Desktop.
Il mercato del Mobile Advertising cresce del +49% e supera il miliardo di euro
Proprio per effetto di questi numeri sulla diffusione e sull’utilizzo dello Smartphone, il Mobile è diventato un canale molto rilevante per le aziende di qualunque settore. Cresce, quindi, l’utilizzo di questo touchpoint da parte delle imprese lungo tutte le fasi del processo di relazione con il consumatore (pubblicità, promozione, vendita, pagamento, servizi di pre e post-vendita).
L’incremento degli investimenti può essere ricondotto in particolare alla crescita dell’impatto del Mobile all’interno di campagne digital multipiattaforma, sia a causa del crescente spostamento di audience su questo canale, sia per la maggiore attenzione di diversi editori a declinare su Mobile alcuni formati tipici del Desktop e a migliorare le modalità di misurazione delle visualizzazioni, oltre a offrire pacchetti di total digital audience. Inoltre, lato investitori indubbiamente la pianificazione cross-canale è più semplice e scalabile (sia in diretta sia sulle piattaforme automatizzate di programmatic adv). Si registra comunque una crescita, seppur in misura più contenuta, degli investimenti ad hoc sul canale: in particolare in-App, sfruttando i dati di targeting specifici, sviluppando creatività ad hoc e puntando a obiettivi specifici del mezzo (ad esempio, drive to store o App download.
A livello di formati continua ad avere un peso dominante (43% del mercato) il Display advertising (Video esclusi). Al suo interno, un trend interessante riguarda i formati native, seppur ancora piccoli in valore assoluto, ma in crescita per la capacità di “superare” gli adblocker, le potenzialità in termini di minor invasività e maggior engagement e le performance in linea o superiori rispetto a quelle ottenute su Desktop. Seguono il Video advertising, che si conferma anche quest’anno il formato che cresce maggiormente (+126%) e arriva a pesare il 33% del mercato, e la Search (+16%, che vale il 20% del totale). Crescono anche gli investimenti in Classified ossia su portali di compravendita (+78%), anche se mantengono una quota marginale sul totale mercato (3%), mentre è in calo l’Sms advertising (-17%), principalmente per la sospensione di questo servizio, nel corso del 2017, da parte di una delle principali Telco.
Consumatori pro Mobile Wallet
In Italia, il 63% dei Mobile Surfer vorrebbe poter digitalizzare in un’unica App i vari contenuti del proprio borsellino (carte di pagamento, carte fedeltà, buoni sconto, biglietti o abbonamenti dei servizi di trasporto/parcheggio o di eventi, badge aziendale, buoni pasto, ecc.). In particolare, tra questi, le carte fedeltà sono l’elemento che maggiormente gli utenti vorrebbero poter avere sul proprio Smartphone, seguite dalle carte di pagamento e dai buoni sconto.
Focalizzando, quindi, l’attenzione sulle carte fedeltà, emerge che il 35% le ha già dematerializzate almeno in parte; di questi, il 10% ha invece già dematerializzato tutte quelle che ha. Nella maggior parte dei casi (63% di chi le ha dematerializzate) il repository è un’Applicazione aggregatore (o Mobile Wallet).