behavioursChange ManagementEmozioni e PsicologiaUtilities e tecnologia

Smart Entertainment

L’emergenza sanitaria di cui siamo tuttora protagonisti ha stravolto la nostra routine quotidiana, rendendo quasi del tutto impraticabili quelle abitudini che davamo per scontate. Tra queste limitazioni figura anche e, soprattutto, l’intrattenimento.

Andare ad un concerto, riunirsi per un aperitivo, visitare un museo, sono tutte azioni diventate impossibili da svolgere a causa delle restrizioni messe in atto per contenere l’espansione del virus. Proprio il fatto di essere bloccati tra quattro mura e, dunque, di avere molto più tempo libero a disposizione ha generato l’incremento della richiesta di servizi per lo svago: parliamo di digital entertainment.

Lo svago al tempo della pandemia

La digitalizzazione della vita quotidiana ha investito prima di tutto l’istruzione, consolidando l’e-learning come modalità d’apprendimento a distanza, poi il lavoro con lo smart-working e infine l’intrattenimento.

Una rivoluzione resa possibile grazie allo sviluppo tecnologico di cui siamo dotati oggi, senza il quale non avremmo mai potuto neanche immaginare di poter connettere contemporaneamente in uno stesso spazio virtuale, moltissime persone. A favorire lo sviluppo del digital entertainment sono state anche le iniziative del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la digitalizzazione che ha lanciato una call invitando tutte le aziende tecnologiche a mobilitarsi per cercare di rendere la nostra vita quotidiana quanto più normale possibile, nonostante le limitazioni. Molte sono state le aziende che hanno aderito e messo a disposizione servizi gratuiti usufruibili online, come sfogliare una rivista o fare un tour virtuale in un museo.

Tutti quei servizi d’intrattenimento che prima avvenivano esclusivamente nello spazio fisico, come un concerto o uno spettacolo teatrale, si sono spostati sul canale digitale. Nelle settimane appena trascorse, molti sono stati gli spettacoli e i concerti, che invece di essere annullati, sono stati trasmessi in streaming, come ad esempio il cantante dei Coldplay, Chris Martin, che, con altri artisti, ha eseguito un concerto “” su Instagram o la Filarmonica della Scala che con un video musicale di auguri di Pasqua, i 64 dei musicisti dell’orchestra hanno eseguito da remoto il celebre Canone di Pachelbel.

Rimanere connessi

Ovviamente siamo d’accordo che non proprio tutto quello che avviene dal vivo può spostarsi online. Determinati servizi se replicati tali e quali sul canale digitale perdono inevitabilmente un po’ di quel fascino originale.  Se prendiamo ad esempio il caso del Cirque du Soleil, famoso in tutto il mondo per la fastosità e spettacolarità dei suoi show, se dovessero trasmettere i suoi spettacoli soltanto in streaming,  lo spettatore non potrebbe vivere appieno quella grandiosità, quella magia e trasporto emozionale che avrebbe vissuto fisicamente, vanificando il risultato stesso dello show. Proprio per questo il motivo, il circo ha deciso di cancellare le date degli spettacoli piuttosto che trasmetterli in differita ma allo stesso tempo ha creato “cirqueconnect” una piattaforma attraverso cui è possibile fruire di diversi contenuti:  le repliche delle performance più famose, tutorial di make up, video work out, le colonne sonore degli spettacoli, e una sezione dedicata ai bambini.

Cosa accadrà nel futuro?

Quel che ci si aspetta come conseguenza di questo trend, sarà l’aumento delle piattaforme che erogano servizi per l’intrattenimento che saranno portate a sviluppare, offerte sempre più diversificate e personalizzabili, per venire incontro alle esigenze più disparate del pubblico.

L’intrattenimento digitale non è destinato a sostituire l’intrattenimento dal vivo a lungo termine questo è certo, ma per ora tantissime sono le persone che ne stanno usufruendo. Oltretutto in questo modo, le industrie stanno avendo il privilegio di sperimentare direttamente sul pubblico, l’erogazione di contenuti virtuali ed esperienze interattive, così da poterli ampliare e migliorare, in vista di un futuro, non troppo lontano, in cui fisico e digitale saranno completamente interconnessi.

Anche nei momenti difficili esiste un lato positivo, se si riesce a trarre esperienza da ciò che sta accadendo: nuove forme d’intrattenimento per sentirci vicini, nonostante la distanza fisica.

 

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

Did you like the article? Share It!
TAG:
TogheterAtHome
Laureata in Comunicazione&DAMS con un Master di Progettazione e Management del Multimedia, si occupa di comunicazione digitale. Appassionata di arte e cinema.

Read more: