a cura di redazione
Si può usare la luce a LED come mezzo di connessione e veicolo di trasporto dati e informazioni? Un’idea innovativa di marketing di prossimità applicabile a diversi settori, dal reatil alla sanità, e che ci ha illustrato Francesco Paolo Russo, founder di To Be srl.
Voi lavorate su una soluzione tecnologica davvero innovativa. Utilizzare le luci a Led come strumento di connessione dati. Ci spieghi meglio il procedimento?
La luce è un’onda tanto quanto lo sono le radiofrequenze o le onde elettromagnetiche del WiFi, allo stesso modo le onde luminose se opportunamente modulate possono diventare veicolo di trasmissione di dati e informazioni generando dei codici binari che sono alla base della comunicazione. È proprio questo ciò di cui si occupa To Be Srl: Progettiamo, sviluppiamo e vendiamo soluzione e prodotti che hanno alla base tecnologie LiFi (o VLC). L’architettura del sistema è la seguente: da un lato abbiamo un’infrastruttura a LED che oltre ad illuminare trasmette dati, dall’altro riusciamo a leggere queste informazioni in caso di dispositivo mobile grazie ad un’applicazione che sfrutta la fotocamera (interna e/o esterna) del dispositivo per ricevere questi dati. In caso di PC (o PC tablet) riusciamo a garantire una connessione bidirezionale ad altissime velocità utilizzando come dispositivo ricevente una chiavetta USB che consente anche l’upload dei dati sempre sfruttando lo spettro della luce questa volta non visibile però.
Molto spesso chi lavora su soluzioni tecnologicamente avanzate ha il concreto problema di spiegarne i vantaggi in termini i di implementazione e uso. Se dovessi riferirti nella fattispecie al mondo del retail, quali sarebbero le opportunità da mettere in risalto?
I vantaggi sono molteplici, di base questa tecnologia ne ha moltissimi soprattutto in termini di performance che riesce ad aggiungere (velocità, spettro 10’000 volte più ampio del WiFi, Sicurezza informatica, Tecnologia green e non dannosa) ciascuno poi trova espressione concreta in ogni verticale di mercato sul quale stiamo lavorando. In ambito Retail riusciamo a creare di base un’esperienza molto accattivante per l’utente portandolo a vivere un viaggio dove sono i prodotti stessi esposti a parlare, a raccontarsi, ad essere valorizzati oltre che dalla luce, anche da un contenuto multimediale che racconta storia, valori, informazioni tecniche sul prodotto stesso etc. Stiamo avendo diverse esperienze in tal senso e vi porto un esempio: un paio di anni fa abbiamo realizzato una installazione per il Consorzio Tutela Vini Piceni all’interno di Vinitaly di Verona dove andavamo ad illuminare le bottiglie esposte dalle varie cantine: ogni visitatore grazie all’applicazione poteva muoversi all’interno dei padiglioni e ricevere delle informazioni geolocalizzate e di prossimità rispetto alla bottiglia che stava guardando.
Mi sembra evidente che, a parte la funzione di connettività, questa tecnologia possa diventare un ottimo strumento per il marketing di prossimità. dalla realtà aumentata alla canalizzazione di informazioni geo-referenziate. Sbaglio?
Assolutamente no, come accennavo poco fa la capacità di geolocalizzare un’informazione e quindi un utente con estrema precisione rispetto a dove si trova e a cosa sto guardando ci consente di fatto di offrire un marketing di iper-prossimità, ottenendo anche pochissimi cm di scarto in termini di margine d’errore.
Il #Light Fidelity naturalmente ha un ampia casistica di implementazione. Quali sono secondo te i canali di sviluppo e perché può diventare un fattore decisivo per le strategie omnichannel?
Canali di sviluppo ce ne sono davvero moltissimi e noi stiamo cercando strategicamente di sviluppare ciascun canale sviluppando delle partnership strategiche, come quella con TIM che nel 2016 ha anche investito sul nostro progetto To Be Kids. Crediamo che sia fondamentale al giorno d’oggi adottare una strategia omnichannel e lo stiamo dimostrando proprio sviluppando delle soluzioni che dialogano con il reatailer fisico e quello digitale, integrando diverse tecnologie laddove opportuno come quelle beacon ad esempio, per riuscire ad essere maggiormente performanti.
Progetti futuri?
Stiamo lavorando principalmente su 3 grossi verticali di mercato, per noi molto trasversali in termini di soluzioni e prodotti che andiamo ad implementare: Retail & Marketing di Prossimità, Beni Culturali & SmartCity, CyberSecurity & Energy (industry40 più in generale). Abbiamo da poco iniziato lo sviluppo di un nuovo interessante mercato legato alle tecnologie per il mondo della sanità, stiamo perciò lavorando a delle pertnership con delle aziende del settore e speriamo di riuscire presto a realizzare un ambiente ospedaliero LiFi, scenario dove questa tecnologia può trovare veramente un grande sviluppo unendo una solida infrastruttura in termini di sicurezza informatica alla capacità di non generare interferenze o problemi con strumentazioni medicali e quant’altro. Inoltre stiamo lavorando ad un grande ed ambizioso progetto che prende il nome di LiFiZone marchio da noi registrato per il quale stiamo cercando anche fondi e sponsor.
Francesco Paolo Russo,Founder & CEO di To Be Srl e To Be Kids Srl, aziende leader mondiali nella progettazione e sviluppo di prodotti e soluzioni LiFi (o Light Communication), tecnologia che consente la trasmissione dei dati sicura e veloce attraverso la luce LED. Tra i numerosi premi e riconoscimenti vinti si annovera la TIM WCAP call, programma di accelerazione per le più promettenti startup promosso dal gruppo Telecom Italia. Ad inizio 2019 fonda Meraki Co, una nuova avventura imprenditoriale con la quale svolge attività di consulenza su open innovation e digital transformation, sviluppo di business innovativi e marketing digitale per le PMI. Tra queste spicca l’Azienda Agricola Ciù Ciù di Offida (AP), leader nella produzione e vendita del vino in Italia e nel mondo. Francesco è da sempre impegnato anche nel sociale, in particolar modo in attività riguardanti la sostenibilità, l’ambiente, l’arte ed il patrimonio. Per diversi anni è stato Presidente del FAI Giovani (Delegazione di Ascoli Piceno) che continua a sostenere in ogni iniziativa.“