La trasformazione da singola farmacia a gruppo rappresenta una sfida e un’opportunità significativa. In questa intervista, Domenico Berti, amministratore unico di “FARMAC’È”, condivide la sua visione e le strategie che hanno guidato questa transizione. Con cento anni di storia e la quarta generazione di farmacisti al timone, “FARMAC’È” ha saputo adeguarsi alle nuove esigenze del mercato, creando un marchio che valorizza le proprie radici familiari e locali, puntando contemporaneamente a un’espansione sostenibile e innovativa.
Come è nato il progetto FARMAC’È?
Attualmente l’azienda è arrivata alla quarta generazione di farmacisti, superando il centesimo anno. Andando avanti c’è stata la necessità di adeguare la struttura aziendale a quelle che sono le nuove sfide di mercato odierne, ma soprattutto quelle che ci saranno in futuro. Essendo un’azienda familiare, c’è stata la necessità di creare un marchio per poter raggruppare sotto un’unica insegna tutte le farmacie del gruppo. È evidente che siamo una realtà di piccole dimensioni e il nostro marchio non ha l’ambizione di essere riconosciuto a livello nazionale. Tuttavia, a livello locale godiamo di un’ottima reputazione e, nelle aree in cui siamo presenti, investiamo significativamente in marketing e comunicazione. Internamente, ci impegniamo a far sentire le nostre persone parte di un progetto ambizioso, di un gruppo coeso e ben definito. Sul territorio, il nostro gruppo è conosciuto e riconosciuto per il suo impegno e la sua identità.
Con le aziende farmaceutiche, verso quali processi state focalizzando le vostre strategie commerciali?
Dal punto di vista commerciale, stiamo lavorando per integrare al meglio le diverse figure dei servizi sanitari che gravitano attorno al mondo della farmacia che può dare un grosso contributo dal punto di vista territoriale, anche grazie alle innovazioni normative. È importante interloquire con tutti gli attori per applicare quello che è il servizio che può dare. Dal punto di vista prodotto puro, l’e-commerce ha una forte crescita. È importante lavorare sul medio-lungo periodo e adeguare le aziende su quello che sarà il futuro del nostro campo.
Come viene sviluppata la crescita professionale dei vostri team e quali progetti avete in programma?
Nell’azienda c’è un adeguato livello di delega su diversi temi. Le persone che lavorano con noi, con il tempo, dimostrano determinate attitudini. Non si parla solo di “saper far bene il proprio lavoro”. La crescita non è solo dal punto di vista tecnico, farmacologico e il consiglio al paziente. Abbiamo il tema del servizio sanitario verso il paziente che ha una sua crescita tecnica e valutativa. Dopodiché, è chiaro che questo non basta. Abbiamo anche la gestione delle risorse e la gestione del team. La valorizzazione delle persone non si basa solo sulla nostra percezione, ma anche su ciò che pensano coloro con cui ci confrontiamo quotidianamente. In pratica, diamo grande importanza alla formazione on the job, che diventa il motore dell’evoluzione professionale dei nostri collaboratori. Internamente, abbiamo dei cicli di formazione tecnica dei prodotti. Stiamo investendo nello sviluppo delle competenze, sia a livello di direttori che di team. Chi intraprende questo percorso porta già con sé un solido bagaglio professionale.
Quali sono le priorità per la farmacia del futuro?
Sicuramente vedremo un incremento dei servizi sanitari offerti. Il futuro della farmacia, però, risiede anche nell’integrazione di una proposta multicanale. Sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio tra retail fisico e virtuale, costruendo un modello che sia multidisciplinare e capace di inserirsi in un contesto più ampio. Questo include collaborazioni con attori come strutture mediche, fisioterapiche e altre realtà sanitarie. Oltre alla multicanalità, è importante puntare sulla crescita dimensionale di piccoli e medi gruppi. Creare partnership strategiche può supportare molte aziende del settore farmaceutico nel raggiungere questi obiettivi, generando così valore per l’intera organizzazione.
Per terminare, quale impronta FARMAC’È ha piacere venga sempre più riconosciuta nel mercato?
Abbiamo sempre puntato a mantenere un equilibrio tra servizio sanitario e commerciale, con l’obiettivo di essere percepiti come strutture sostenibili dal punto di vista aziendale. Le nostre strutture sono all’avanguardia, e il nostro personale è gestito con la massima attenzione, offrendo una gamma di servizi diversificati. Ci impegniamo a trasmettere il valore dell’impresa familiare, che deve crescere nel tempo e garantire solidità per le future generazioni. La nostra evoluzione è guidata da una gestione oculata e responsabile, facendo passi strategici per definire una mission chiara e coerente, indispensabile per operare con successo in questo mercato
L’esperienza di “FARMAC’È”, guidata da Domenico Berti, dimostra come una solida cultura imprenditoriale possa trasformare una singola farmacia in un gruppo di successo. Attraverso l’integrazione di nuovi servizi sanitari, l’adozione di strategie multicanale e un forte impegno nella formazione del personale, “FARMAC’È” sta costruendo un futuro promettente per il settore farmaceutico. La capacità di mantenere un equilibrio tra servizio sanitario e obiettivi commerciali assicura non solo la crescita dell’azienda, ma anche la sua sostenibilità, confermando il valore di una gestione oculata e visionaria.