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Fare newtorking tra farmacie: intervista a Arianna Furia

Nel settore farmaceutico, il networking tra farmacie sta diventando essenziale per affrontare le sfide del mercato e garantire successo a lungo termine.

In questa intervista, Arianna Furia – Membro del Management Board Customers & Channels Retail di PHOENIX Pharma Italia – esplora i benefici di una partnership strategica con le farmacie, dalla condivisione di best practice all’affiliazione strategica. Viene evidenziato come il networking offra alle farmacie strumenti avanzati e supporto continuo, migliorando la competitività e l’efficienza operativa. Inoltre, offre uno sguardo sulle competenze chiave per i farmacisti e le prospettive future del settore in Italia.

Cosa significa fare networking tra le farmacie e quali sono i principali driver che lo alimentano? 

Essere parte di un network offre l’accesso a best practice consolidate, formazione continua, supporto operativo e marketing centralizzato, tutti elementi che contribuiscono a migliorare l’efficienza della farmacia. Inoltre, la rete fornisce una piattaforma di collaborazione e scambio di conoscenze tra i farmacisti, permettendo di affrontare insieme le sfide del mercato e di adottare soluzioni innovative.

Come si stanno evolvendo i modelli di networking tra farmacie in Italia?

C’è una propensione ad aderire a modelli di affiliazione “strong” che richiedono un coinvolgimento significativo da parte degli affiliati, ma offrono risorse e strumenti indispensabili. L’affiliazione con il franchising, in particolare, aiuta le farmacie a navigare nel mercato in modo più efficace, con l’utilizzo di un Brand e un look & feel comparabile a quello di una catena retail, con un altissimo grado di gestione degli aspetti operativi, quali prezzi, promozioni ed esposizione dei prodotti. In questo modo si rafforza il vantaggio competitivo, una caratteristica distintiva che solo i network e i franchising più solidi possono offrire, evidenziando quanto sia fondamentale essere parte di un sistema ben strutturato e supportato.

Ci sono esempi di successo di farmacie private che hanno beneficiato dell’adesione a reti o consorzi di farmacie?

Il modello di franchising lanciato inizialmente con il brand LloydsFarmacia ed ora rinnovato ed evoluto con il brand BENU Farmacia è stato introdotto oltre dieci anni fa, dimostrandosi altamente efficace. Gli affiliati vantano risultati di rilievo, con molti di loro che gestiscono più farmacie all’interno dello stesso franchising.

Questo successo è dovuto alla capacità di garantire una crescita a doppia cifra del fatturato nei primi anni, oltre a una gestione ottimizzata dello stock e a una consulenza costante da parte di farmacisti specializzati. Gli affiliati ricevono supporto per lo sviluppo di nuove competenze manageriali, migliorando ulteriormente la loro efficienza operativa. Posso affermare che i membri del nostro franchising ottengono, in alcuni casi, risultati superiori rispetto alle farmacie di proprietà, grazie alla loro mentalità imprenditoriale. Comprendono l’importanza di sfruttare appieno gli strumenti messi a disposizione e, una volta compresi i benefici concreti e tangibili, riescono a massimizzare il loro potenziale, raggiungendo notevoli vantaggi.

In che modo la collaborazione tra farmacie private e grandi catene può migliorare l’accesso e la qualità dei servizi per i clienti?

PHOENIX Pharma Italia è l’unico player che può vantare un business model completo, gestendo le farmacie individuali, le affiliazioni, il franchising e le farmacie di proprietà. Abbiamo integrato competenze cruciali sia per il settore wholesale che retail. In questo contesto, vediamo la massima espressione della nostra offerta, poiché nelle farmacie di proprietà testiamo continuamente soluzioni per i nostri clienti, le affiniamo e poi le proponiamo, ovviamente con diversi livelli di offerta. Questo è un vantaggio competitivo perché, una volta che siamo sicuri dell’efficacia delle soluzioni, le includiamo nella nostra value proposition per il franchising e la nostra affiliazione Valore Salute.

Un esempio pratico dei servizi che offriamo riguarda lo sviluppo di BENU Hub Salute, un progetto strategico per noi. Questo include servizi alla persona in farmacia, come la creazione di traffico, non solo tramite promozioni sui prodotti, ma anche attraverso lo sviluppo di servizi per la salute dei cittadini. Questo approccio garantisce l’incremento degli ingressi in farmacia, indipendentemente dalle politiche di prezzo e sconto e con un contributo importante alla prevenzione e alla salute sui territori.

Lavoriamo anche sull’automatizzazione, come nel sistema di riordino, che nelle farmacie di proprietà è completamente automatizzato. Questo sistema, ottimizzato e ora offerto gratuitamente alle farmacie in franchising, consente di risparmiare fino a un’ora e mezza al giorno, migliorando notevolmente la gestione del tempo in farmacia. Il che rappresenta un risultato sia dal punto di vista business che organizzativo, grazie alla sicurezza derivante dal fatto che queste soluzioni sono state testate e affinate nelle farmacie di proprietà. In Italia, siamo gli unici a presidiare tutta la filiera della farmacia, con una presenza di leadership sul mercato.

Quali sono le competenze chiave che i farmacisti devono avere per avere successo nel networking?

Chi entra a far parte di un franchising o di un network non perde la propria libertà. Al contrario, la mantiene ma con strumenti più avanzati e potenti. La propensione imprenditoriale è fondamentale per noi, così come lo è per le persone che desiderano partecipare. È importante perché c’è uno scambio continuo e dinamico; nulla è statico per noi. La collaborazione con i nostri partner è una vera e propria partnership, che richiede la volontà di contribuire attivamente. Siamo abituati al confronto e crediamo che da questo emerga sempre un miglioramento continuo.

Quali sono le sue aspettative per il futuro del networking tra farmacie in Italia?

Credo che assisteremo a un crescente movimento verso l’aggregazione e la crescita delle catene, con una propensione verso i network “strong” dove il valore della proposta per i clienti è evidente. È chiaro che una farmacia da sola fatica a essere competitiva in un mercato che sta cambiando rapidamente e che vedrà anche l’ingresso di nuovi attori provenienti da altri settori, come nel caso di Amazon, che ha annunciato l’intenzione di aprire una parafarmacia a Milano e che sicuramente porterà nuove soluzioni nel settore. Far parte di un network importante, con competenze consolidate, consente di proteggere e focalizzarsi sulla farmacia, investendo nel suo ruolo imprescindibile. Infatti, anche la nostra strategia omnichannel, mira a rafforzare la farmacia come presidio fisico; reclutiamo online per portare i clienti in farmacia, creando traffico attraverso servizi e altre iniziative. Essere parte di un network consente di partecipare a una strategia ben definita e di contribuire attivamente al suo successo.

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Senior Retail Consultant di Cavalieri Retail, è riferimento nell’ambito visual merchandising e store communication. Dal 1997 ha collaborato con le principali Aziende che operano nel retail per sviluppare progetti marketing finalizzati al potenziamento della identità visiva dei Brand. Trainer di moduli formativi che declinano le linee guida dei processi operativi retail, nei principali settori merceologici presenti nel mercato. Docente di master specialistici nelle principali Business School e Università italiane.

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