a cura di Michela Turco
ll web, da solo, non basta! Il fisico rimane ancora il luogo dove si preferisce acquistare, quando offre un’esperienza di acquisito coinvolgente e al passo con le aspettative del consumatore.
A differenza del digitale, il retail fisico ha il vantaggio di poter contare sulla fisicità e dunque sulle possibili interazioni con i prodotti e le persone per suscitare emozioni e sentimenti.
Il design e l’architettura in store sono elementi che accentuano l’esperienza di scoperta e la comprensione dei valori del brand.
L’unicità dello spazio è essenziale, deve catturare il consumatore e saper comunicare un particolare lifestyle e un insieme di valori in cui il consumatore possa riconoscersi.
Il retail design ha, infatti, lo scopo di umanizzare gli spazi fisici, costruendo, arrichendo e incoraggiando nuovi rituali e nuove esperienze che possano determinare una forte identità del brand. Il sistema di relazione con il cliente deve essere multicanale e multisensoriale: il consumatore viene coinvolto in un’esperienza a 360°, partendo dall’architettura del luogo, ai servizi offerti alla comunicazione.
Un esempio in cui l’Experience design la fa da padrone è il nuovo concept store di Starbucks. I piani aziendali prevedevano un centinaio di aperture dedicate esclusivamente alle linee Reserve, tra cui Milano. Il nuovo format è dedicato alla torrefazione e all’educazione al buon caffè. Starbucks ha così pensato di riformulare la Coffee Experience attraverso un nuovo studio del design in store, al fine di creare un’esperienza unica per il consumatore. Si tratta di uno store premium focalizzato sull’esperienza nel core business dell’azienda: il caffè. Una tasting room e uno spazio riservato alla torrefazione permettono al cliente di immergersi nel processo di lavorazione.
Nella parte di Experience Bar i clienti possono approfondire e degustare le varie miscele di torrefazione.
L’arma vincente degli store fisici, prendendo spunto da quanto fatto da Starbucks, sarà quella di realizzare un’esperienza immersiva per il cliente, che coinvolga i 5 sensi e lo renda partecipe di quali sono i processi produttivi.