L’agricoltura verticale sta emergendo come una soluzione innovativa a diverse #sfide globali, quali la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Si tratta di sistemi di coltivazione innovativi che legano indissolubilmente #agricoltura e #tecnologia, in cui le piante sono coltivate su diversi livelli all’interno di strutture controllate. L’enorme potenziale nell’offrire prodotti agricoli freschi, sostenibili e locali andrà a trasformare anche il mercato, rivoluzionando l’approvvigionamento alimentare e aprendo nuove possibilità di #innovazione nel settore del retail.
I vantaggi della nuova rivoluzione agricola
Tra i vantaggi più evidenti vi è quello della #sostenibilità. Le vertical farm, infatti, rappresentano un futuro sostenibile per la produzione alimentare soprattutto per la capacità di ridurre l’utilizzo di risorse preziose e limitate come nel caso dell’acqua. Inoltre, sorgendo anche nelle vicinanze delle aree urbane, eliminano la necessità di lunghe e inquinanti spedizioni dei carichi alimentari e la necessità di trasportare i prodotti su lunghe distanze.
Non meno importante è la #qualità dei prodotti: gli ambienti controllati e la totale assenza di pesticidi contribuiscono a produrre piante di alta qualità, saporite e ricche di nutrienti. Inoltre, portando l’agricoltura direttamente nelle città, le vertical farm riducono al minimo il tempo che intercorre tra la raccolta ed il consumo dei prodotti. Questo approccio a #Km0 contribuisce, così, ad aumentare sia la freschezza che la durata del nostro cibo.
Innovazione nel settore retail
Molte sono le novità che le vertical farm apportano nel settore #retail.
In primo luogo, uno dei vantaggi è la possibilità di disporre di un’offerta #differenziata. I retailer, infatti, possono coltivare una varietà di prodotti freschi all’interno delle loro stesse strutture, generando esperienze #coinvolgenti per i loro clienti aprendo le vertical farm ai visitatori, che avrebbero la possibilità di osservare da vicino come vengono trattati e coltivati i loro prodotti. In questo senso, gioca un ruolo importante anche l’azione di questa innovazione sull’educazione alla #sostenibilità. Store così concepiti, infatti, contribuiscono a creare una maggiore #consapevolezza intorno alla produzione alimentare, riducendo i rischi di carenze stagionali e consentendo al contempo un approvvigionamento costante di prodotti freschi per tutto l’anno.
Case Study di successo
INFARM: UNA RIVOLUZIONE DIGITALE PER LA GD
Si tratta di una innovativa startup tedesca che ha sviluppato partnership con diverse catene di supermercati, sia in Europa che negli Stati Uniti. Non si limita ad offrire ai clienti prodotti freschi e salutari, ma anche di raccogliere e monitorare costantemente a distanza tutti i dati di produzione. Questo processo è reso possibile dall’utilizzo di una piattaforma cloud che permette di ottimizzare la qualità dei prodotti e di analizzare diversi fattori di produzione come luce, temperatura e nutrienti migliori per le piante.
BOWERY FARMING: COME INTEGRARE PRODUZIONE E ANALISI DI MERCATO
Con sede operativa a New York City, Bowery Farming è un’azienda di agricoltura verticale che già vanta partnership con catene alimentari come Whole Foods Market. Oltre a garantire costantemente prodotti freschi e sostenibili ai clienti, la vertical farm della Big Apple ha investito in un importante progetto di Ricerca e Sviluppo, dedicandovi un intero dipartimento all’interno del suo Headquarter. È qui, infatti, che vengono analizzate le migliori condizioni in cui far crescere il raccolto, effettuando attente analisi commerciali utili a valutare sia il tempo impiegato a produrre, sia quanto viene richiesto dal mercato.
I possibili effetti della rivoluzione in atto
Le nuove possibilità che le vertical farm stanno aprendo nell’industria alimentare e nel settore del retail contribuiscono a ridefinire il concetto stesso di approvvigionamento alimentare. Il loro impatto sul mercato del retail potrebbe non solo migliorare l’accesso a prodotti di alta qualità, ma anche promuovere un cambiamento positivo per l’intera catena alimentare globale.
