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Sistemi di pagamento e società digitale

Breve storia dei sistemi di pagamento

L’origine dei sistemi di pagamento risale alle economie di baratto, dove beni e servizi venivano scambiati direttamente. Con l’avvento delle prime civiltà, furono introdotte le monete metalliche, semplificando gli scambi e diventando uno standard di valore accettato in determinate zone geografiche, di solito un regno con le sue aree d’influenza.

Nel Medioevo, la carta moneta iniziò a guadagnare popolarità, inizialmente in Cina. Questa innovazione consentì transazioni di maggior valore e più sicure, senza il bisogno di trasportare grandi quantità di monete.

Con il Rinascimento, i sistemi bancari legati ai commerci delle grandi famiglie mercatili ebbero un grande sviluppo, offrendo servizi come prestiti e cambiavalute. Le banche iniziarono a emettere banconote, che fungevano da promessa di pagamento, sancendo la nascita del denaro cartaceo moderno.

Il XX secolo segnò una svolta con l’introduzione di nuove forme di pagamento. La prima carta di credito moderna, come la concepiamo oggi, è stata la Diners Club Card, introdotta nel 1950. Questa carta fu ideata da Frank McNamara, Ralph Schneider e Matty Simmons. La storia racconta che McNamara ebbe l’idea per la Diners Club Card dopo un pasto al Major’s Cabin Grill a New York, quando si rese conto di aver dimenticato il suo portafoglio. Questo inconveniente lo spinse a creare un sistema di pagamento che eliminasse la necessità di portare sempre denaro contante.

Carte di credito e di debito divennero comuni negli ultimi decenni del ’900, permettendo transazioni rapide e sicure. Questo periodo vide anche l’avvento delle “Automated Teller Machine” (ATM), in Italia note con il marchio Bancomat, che rivoluzionarono l’accesso ai contanti.

L’arrivo di Internet accelerò ulteriormente l’evoluzione dei sistemi di pagamento. Il successo di PayPal e dei suoi emuli, nonché le piattaforme di e-commerce, resero le transazioni globali più semplici e immediate.

I sistemi di pagamento oggi

Oggi, i pagamenti contactless e le app mobili dominano il panorama. Tecnologie come “Near Field Communication” (NFC) permettono pagamenti rapidi e sicuri con un semplice tocco del telefono o della carta.

Gli ultimi anni hanno visto anche l’introduzione e l’ascesa delle criptovalute, come Bitcoin, sostenute dalla tecnologia blockchain. Queste offrono un sistema di transazione decentralizzato e nuove forme di asset digitali.

Vi sono molte implicazioni socio-economiche, ma anche politiche, derivanti dalla diffusione delle criptovalute, siamo in una fase dove alcuni paesi stanno sviluppando regolamentazioni idonee all’integrazione di questi asset digitali nel sistema economico, mentre altri manifestazioni forti resistenze alla loro diffusione.

Guardando al futuro, l’intelligenza artificiale e la biometria potrebbero giocare un ruolo chiave, offrendo personalizzazione e sicurezza avanzata. L’integrazione con l’Internet delle Cose (IoT) potrebbe anche vedere i dispositivi interconnessi gestire le transazioni autonomamente, così come già accade con sistemi ampiamente diffusi come il Telepass.

La storia dei sistemi di pagamento è una testimonianza dell’ingegnosità umana e dell’adattamento tecnologico. Da semplici baratti a sofisticate transazioni digitali, l’evoluzione di questi sistemi continua a plasmare il nostro modo di scambiare valore, promettendo un futuro ancora più integrato digitalmente, con tutte le implicazioni, positive e negative, che ciò comporta in termini di sicurezza e di gestione dei dati.

 

Foto di Pixabay

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Blockchain,pagamenti
È Innovation Manager, Presidente dell’Ass. Italiana Sviluppo Marketing, (https://www.aism.org) nonché Chief Advisor del LabDEC, Laboratorio di Finanza Decentralizzata e Blockchain presso la SAA – School Of Management dell’Università di Torino. Docente a contratto dal 1996 presso il Politecnico e l’Università di Torino, svolge attività di divulgazione sui temi dell’innovazione e del marketing.

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