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I Temporary Shop come laboratori di innovazione Hi-Tech

Dopo due anni di pandemia, il piacere di uscire e dedicarci alle nostre attività all’aria aperta è tornato in auge. Giorno dopo giorno, gradualmente, le persone hanno ripreso ad aggregarsi, vedersi e incontrarsi. La voglia di comunicare e interagire ha spinto a riconsiderare il ruolo dei negozi fisici.

Gli spazi di vendita sono stati resi oggetto di un ripensamento quanto mai radicale. Ridisegnando schemi, processi e strategie, si è reso fondamentale per i brand insistere sulla creazione di realtà, che potessero garantire, esperienze d’acquisto uniche e stimolanti. Specialmente se capaci di offrire un modo alternativo di intendere il percorso in-store. Nati in tempi recenti, i assolvono egregiamente a questo compito. D’altronde, il mercato della vendita al dettaglio è stato sottoposto a cambiamenti irreversibili. Adesso, l’integrazione tra mondo offline e canali online è una realtà che non si può più eludere, e le aziende competono tra loro per attrarre a sé l’interesse e la curiosità di generazioni sempre più informate, consapevoli e responsabili. I giovanissimi, in particolare, ricercano una customer experience personalizzata, altamente interattiva e sorprendente.

Acquistare un prodotto o un servizio, significa per loro, vivere un momento di interazione con il marchio che li rappresenta. Vuol dire entrare in sintonia con il brand, riconoscersi in ciò che esso rappresenta. Significa soprattutto apprendere, trovarsi modificati dall’acquisto stesso, paghi di un arricchimento.

I temporary shop e la tecnologia

Che li si chiami in modi diversi (pop-up store, negozi temporanei), la natura di questi spazi non cambia: sono dei veri e propri laboratori attraverso i quali si possono creare esperienze di tipo multisensoriale uniche e irripetibili. Un Temporary Shop si può trasformare in un luogo di aggregazione in cui i cinque sensi vengono stimolati per dare alle persone una conoscenza dei prodotti impossibile da eguagliare. Si può sperimentare in maniera pressoché illimitata con colori, suoni, forme, facendo uso delle attuali tecnologie. Realtà aumentata, realtà virtuale e intelligenza artificiale sono strumenti dal potenziale sconfinato. Mai come attraverso l’ausilio di simili mezzi tecnologici si potranno realizzare Customer Journey immersive e impagabili in chiave hi-tech. L’intersezione tra mondo fisico e strumenti digitali restituirà una mole di dati particolarmente utili per ottenere metriche importanti da utilizzare per il miglioramento dei prodotti e delle strategie di comunicazione stesse.

Prospettive future: la parola chiave è coinvolgimento

Le persone vogliono e devono poter interagire in autonomia all’interno dello store. I Temporary Shop dovranno pertanto essere progettati per invogliare i clienti a trascorrere quanto più tempo possibile al proprio interno, rapiti dalla consapevolezza di sentirsi parte integrante di un ambiente a loro familiare.  Così facendo, potranno rispecchiarsi nei valori promossi dal brand, cementando il legame emotivo con i prodotti o servizi esposti all’interno dello store.            .

In un Temporary Shop l’elemento principale è uno solo: l’esclusività. Non appena si mette il piede all’interno dell’area, è necessario che tutto, dai prodotti all’arredamento, partecipi in maniera olistica all’evocazione di un’atmosfera assolutamente irripetibile. Ciò significa portare il coinvolgimento del cliente a un livello superiore.

E per una società come la nostra, in cui coinvolgere è tutto, queste realtà si definiranno come dei punti di riferimento assoluti tanto per acquisire nuovi clienti, quanto per fidelizzare quelli esistenti e portare la brand awareness a livelli mai visti prima, sperimentando con soluzioni hi-tech.

Foto di Eren Li from Pexels

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customer engagement,hitech,temporary shop
Laureatosi in Lingue e Letterature Straniere alla Ca' Foscari di Venezia, ha messo a frutto la sua passione per la scrittura qualificandosi come copywriter e giornalista pubblicista. Trae costante ispirazione da tutto ciò che lo circonda.

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