Di multicanalità si parla da molti anni, ma qual è la percentuale delle imprese che hanno, realmente, attuato un approccio #omnichannel?
Tutti gli addetti ai lavori sanno bene che i loro clienti, attuali e potenziali, oggi si muovono senza soluzione di continuità tra punti vendita fisici, e-commerce, siti Internet, social media, sistemi di messaggistica, ecc…. ma quanti gestiscono strategie capaci di sviluppare un Customer Journey coerente, efficiente ed efficace? La risposta, diciamolo subito, è: ancora pochi. Troppo pochi considerando che il processo di multicanalizzazione delle relazioni tra imprese e mercati è partito negli anni ’90, quando il web iniziò ad essere accessibile anche a coloro che non avevano nell’informatica la loro attività professionale.
In Italia, dove le piccole e medie imprese rappresentano la maggioranza assoluta del mondo imprenditoriale, la digitalizzazione della società ha generato una forbice evidente tra coloro che possono permettersi di avere risorse e investimenti dedicati alla gestione di questo processo, le grandi realtà, e tutti gli altri, tipicamente quelle PMI che devono affidarsi soprattutto alle capacità e allo spirito di sacrificio degli imprenditori e dei loro collaboratori per vincere le sfide dei mercati.
l’omnicanalità nel marketing
L’omnicanalità nel #marketing comporta la capacità di acquisire nuove competenze, costantemente, seguendo l’evoluzione tecnologica che caratterizza la nostra epoca e che, proprio nel marketing, trova applicazioni che ci coinvolgono direttamente in ogni attività quotidiana. La forbice che separa la maggior parte delle PMI dalle grandi imprese è dovuta, principalmente, proprio alla difficoltà nell’allocare risorse dedicate alla trasformazione digitale. Ciò non significa che le opportunità del marketing multicanale siano precluse alle PMI, anzi, laddove vi sono le competenze per gestirlo, sono proprio le imprese più piccole a poter godere, in proporzione, dei vantaggi maggiori. Non dimentichiamo che, storicamente, le PMI hanno contribuito in modo straordinario alla fortuna del Made in Italy, in tantissimi settori, grazie alla loro capacità innovatrice che, con l’avvento delle tecnologie digitali, ha trovato terreno fertile dal punto di vista produttivo. Molto meno per quanto riguarda il marketing, come se il fatto stesso di essere imprese italiane fosse sufficiente a garantire il successo sui mercati e non richiedesse strategie articolate e capaci di cogliere le tante opportunità offerte dalla multicanalità.
Parola chiave: formazione
Senza voler cadere in semplificazioni eccessive, si può affermare che il punto chiave su cui tutte le imprese devono compiere investimenti significativi per ridurre quella forbice prima citata è la formazione. In un mercato dove tutti, nelle imprese, sono chiamati ad essere ambasciatori del brand, il primo passo da compiere per costruire una strategia di marketing che abbia buone potenzialità di successo è proprio un percorso formativo che accompagni tutto il team aziendale ad acquisire consapevolezza di cosa significhi contribuire a un processo di digitalizzazione del marketing che integri tutti i canali di comunicazione con il mercato.
Formazione per acquisire conoscenze tecniche e metodologiche, accompagnate da un elevato livello di consapevolezza della rilevanza che ogni persona può assumere in una strategia di marketing. Poi, i passi successivi saranno la logica conseguenza di ciò che il processo formativo avrà contribuito a sviluppare. Ogni investimento fatto nella formazione porta risultati che, seppur non immediatamente, ripagano ampiamente degli investimenti sostenuti, specialmente in questo mondo, sempre più complesso, del marketing multicanale.
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