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L’evoluzione del settore bici – Intervista a Piero Nigrelli

Il mercato della bicicletta è in costante sviluppo. Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria esplosione di richieste, trainata dal desiderio di vivere le due ruote anche secondo quelle che sono le più recenti innovazioni tecnologiche e di design. Non è un caso se proprio le e-bike rappresentino uno dei comparti più in crescita del settore. Alla luce di quanto accade, abbiamo parlato con Piero Nigrelli, Direttore settore ciclo e motociclo Confindustria – Ancma, per cogliere quelli che sono i punti chiave dell’evoluzione del mercato bici e cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro in termini di innovazione e impatto sull’ambiente.

Quali sono le innovazioni più significative nel design e nella tecnologia delle biciclette in questi ultimi anni?

In ambito tecnologico c’è stato un forte sviluppo per quanto riguarda il settore delle bici elettriche, note tecnicamente come Biciclette a Pedalata Assistita. Questi veicoli sono apparsi sul mercato quasi trent’anni fa. L’acronimo inglese che le definisce è EPAC, Electric Pedal Assisted Cycle, intendendo con questa definizione una bicicletta che si muove con l’aiuto di un motore che si attiva con la pedalata del ciclista e che si interrompe quando il ciclista smette di pedalare o supera la velocità di 25 km/h. All’inizio, queste biciclette avevano il motore nel mozzo posteriore, le batterie erano al piombo e potevano raggiungere i 30 kg. Nonostante un design un po’ pesante, queste bici riuscivano a soddisfare la domanda di una fascia specifica di ciclisti, composta da persone anziane che, messe di fronte a una salita o a una distanza importante, rinunciavano a pedalare. Fu Bosch eBike Systems che credette nello sviluppo di veicoli di questo tipo. Nata nel 2009, l’azienda si presentò sul mercato con modelli elettrici che potevano contare su batterie al litio più leggere e con livelli di carica superiori rispetto a quelle al piombo. Negli ultimi anni la bicicletta a pedalata assistita ha finito per cambiare pelle e clientela, ampliando a dismisura il proprio bacino di utenza. A livello di design, c’è da dire che oggi è davvero dura distinguere i modelli tradizionali da quelli elettrici, visivamente parlando. Questo perché il design attuale tende a nascondere sia il motore, che diventa sempre più piccolo, sia la batteria, che viene incassata sempre più a fondo nel telaio.

Come sta affrontando il settore delle biciclette le sfide legate alla sostenibilità?

La bicicletta è sostenibile per definizione, anche quella a pedalata assistita, specialmente se consideriamo che ci vogliono circa 15 centesimi di euro per percorrere cento km. Dati i bassi consumi per la realizzazione dei componenti e dell’assemblaggio, l’industria della bici si sta orientando sempre più verso gli ZEB (Zero Emission Buildings) ovvero stabilimenti a zero emissioni da cui convertire energia sostenibile, principalmente fotovoltaica, tutta quella necessaria ai processi di produzione delle biciclette e di conduzione dello stabilimento.

Quali sono le tendenze emergenti che stanno guidando l’evoluzione del settore?

L’utilizzo della bicicletta è in crescita costante e le aree di maggiore evoluzione hanno a che fare con la mobilità urbana, il cicloturismo e il gravel.

Parliamo di biciclette elettriche… Come si sta trasformando la mobilità urbana?

Molti dicono che una e-bike in più è un’auto in meno. Sono affermazioni che vanno prese con una certa cautela. Basti pensare che anche i Paesi che nel Nord Europa raggiungono valori di uso della bicicletta vicino al 50% degli spostamenti quotidiani hanno pur sempre 420/440 auto ogni mille abitanti, segno quindi che all’auto non si può rinunciare.

Considerando l’importanza dell’approccio omnichannel nel retail, come vede il settore in riferimento alla vendita online di questo prodotto?

La bicicletta è sempre stata venduta in un negozio. La ragione? A mio avviso è un insieme di fattori: vuoi l’odore di pneumatico, il suono del campanello, il fatto di poter sollevare un modello per confrontarne il peso e, non ultimo, il consiglio dell’esperto meccanico. Sicuramente è in un negozio specializzato che si fa il vero acquisto. Certo, lo si fa anche in altri canali di vendita, ma nel negozio specializzato l’esperienza che si vive non conosce eguali. È vero però che la multicanalità interessa ormai anche questo settore, magari in quei contesti in cui il prodotto gode già di una certa notorietà o l’esperienza del cliente ormai è sufficiente per poter acquistare in autonomia la bicicletta. In un modo o nell’altro, però, il passaggio presso il negoziante non manca mai. Attualmente, la formula più diffusa è il click and collect, il ritiro finale in negozio.

Cosa può dirci invece in merito al noleggio? Che tipo di impatto potrà esserci in futuro?

Dai nostri dati, circa il 40% dei negozi specializzati effettua attività di noleggio. Il motivo è da rilevare nel costo della e-bike, quattro-cinque volte più elevato rispetto a una bicicletta tradizionale e tale da invitare i clienti (nuovi e potenziali) a un primo giro di prova che si realizza appunto con il noleggio.

Qual è la sua visione sul futuro del settore e quali sono le prossime frontiere che si prevede di esplorare?

Dai dati a nostra disposizione, riteniamo che in futuro il settore si espanderà a macchia d’olio per un motivo molto semplice: le due ruote, scooter elettrici compresi, sono parte fondamentale per la soluzione a tutti i problemi di traffico. Ovviamente… Insieme al trasporto pubblico! Il flusso di persone che gravitano nelle aree metropolitane e le dimensioni delle auto di oggi sono incompatibili con le nostre città di origini medievali, quindi, a meno di non spostare i monumenti storici per ricavare spazio a sufficienza per parcheggi auto, la soluzione è quella che stiamo vedendo attuare nelle nostre città, anche se lentamente: meno auto parcheggiate per le strade, più spazio a mobilità leggera e maggiore utilizzo del trasporto pubblico locale.

Dalle parole di Piero emerge uno scenario molto interessante: il mercato bici è il riflesso di un cambiamento profondo nella mentalità e nei comportamenti delle persone. La voglia di usufruire di mezzi di trasporto alternativi all’automobile sta modificando radicalmente il modo di pensare la mobilità urbana e suburbana. Certo, il processo non è immediato e c’è molta strada da fare, ma il cambiamento è in atto e sarà molto stimolante vedere fino a che punto questo settore potrà evolversi.

 

Foto di Geralt da Pexels

 

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TAG:
bicicletta,mobilità,sostenibilità
Senior Retail Consultant di Cavalieri Retail, è riferimento nell’ambito visual merchandising e store communication. Dal 1997 ha collaborato con le principali Aziende che operano nel retail per sviluppare progetti marketing finalizzati al potenziamento della identità visiva dei Brand. Trainer di moduli formativi che declinano le linee guida dei processi operativi retail, nei principali settori merceologici presenti nel mercato. Docente di master specialistici nelle principali Business School e Università italiane.

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