Editoriale

I buoni propositi per i retailer

Vivere in uno scenario caratterizzato da continue trasformazioni è sempre stata la norma per gli esseri umani. Doversi misurare con i cambiamenti, far fronte a pericoli, ignoto e calamità naturali è un processo che si reitera di generazione in generazione. L’eccezionalità di questi ultimi due anni, però, è qualcosa a cui è difficile trovare dei precedenti nell’era moderna.

La pandemia ha riscritto le regole del quotidiano, imponendo ad ognuno di noi di percorrere due strade: rassegnarci alla situazione corrente o intervenire per mutarla a nostra volta, secondo le nostre più tenaci direttive.

Dalle difficoltà nascono i successi più grandi

Il senso di forte demotivazione globale, unito alla paura verso il futuro e all’offuscamento delle energie, sono alcuni degli aspetti più marcati che ci stiamo portando dietro. Vivere e adattarsi alla realtà della pandemia non è stato per niente facile. Tuttavia, vorrei sottolineare un fatto che merita di essere tenuto in considerazione: il 2021 è stato il nostro anno migliore a livello sportivo e musicale. La vittoria all’Eurovision, la conquista degli Europei e i tanti ori olimpici sono traguardi eccelsi, magnifici, grandiosi. Non succedeva da anni che l’Italia si distinguesse in maniera così marcata, arrivando a raggiungere il primo posto in settori tanto diversi. Una prova, questa, che anche dai periodi peggiori possono emergere le cose migliori, insomma, non esiste ostacolo che possa impedire a ognuno di noi di scavalcarlo per crescere e realizzare i propri sogni.
Anche le aziende devono operare in quest’ottica, recuperando l’ingaggio con i clienti, riaccendendo in entusiasmo e voglia di fare, vivere e interagire gli uni con gli altri.

Entusiasmo e coinvolgimento: le parole chiave dei negozi 

I negozi fisici devono portare i propri servizi a un livello superiore. Bisogna entusiasmare di più, così che l’esperienza del cliente finale possa essere davvero ineguagliabile e avvincente. In tutti i progetti nei quali siamo stati coinvolti, abbiamo sempre lavorato su tre leve:

  • L’esperienza emotiva
  • L’esperienza fisica
  • Il mindset delle persone

Per attivare ogni leva, occorre si crei una sinergia profonda tra vendita, formazione e intrattenimento, mettendo al centro il cliente e fornendo ai propri team gli strumenti necessari per creare interazioni sempre più coinvolgenti.

Il focus: le persone

Da una parte occorre sfruttare il digitale, dall’altra, bisogna porre al centro le persone, dando loro valore. La cultura del brand, per entrare in sintonia con il cliente, deve allinearsi a quelle che sono le sue esigenze, i suoi sogni più grandi, le sue abitudini emotive quotidiane. Ogni strategia a monte deve tener presente il bisogno delle persone di sentirsi coinvolte, confortate e motivate, oggi più che mai. E ciò mi porta a elaborare un altro obiettivo: curare il # affinché i clienti siano soddisfatti dell’esperienza di acquisto compiuta e si sentano vicini alla Vision dell’azienda al punto da rispecchiarsi totalmente.

Produrre valore, il compito più importante

Al giorno d’oggi, bisognerebbe sostituire alla parola “dipendente” il termine “autoresponsabile”. Chi sono gli autoresponsabili? È semplice: sono lavoratori che producono valore per l’azienda di cui fanno parte e di cui condividono azioni ed obiettivi. Perché ciò avvenga è necessario che ognuno di loro sia altamente motivato a fare ciò che fa. Ed è qui che i manager devono intervenire. La logica in gioco è semplice e circolare: se fai stare bene una persona, questa sarà sicuramente motivata a lavorare con passione ed entusiasmo.

Si tratta di una forma elementare di ecologia: se uno sta bene è più felice, mangia meglio, dorme meglio, non spreca energie e produce di più. Il benessere personale, all’interno di un team, è fondamentale, perché solo se il clima è armonico l’azienda sarà in grado di crescere ed evolversi al meglio delle sue possibilità. Siate quindi autoresponsabili!

 

Foto di fauxels da Pexels

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo!
TAG:
customer experience,customer journey,team building
Dopo percorsi professionali nel settore commerciale, nel 1988 fonda una società di ricerche marketing, formazione e consulenza che negli anni si è specializzata nel mondo retail, attualmente presente con il brand Cavalieri Retail. La società ha realizzato oltre 3.000 progetti nel settore della distribuzione operando in diversi segmenti del mercato e formato oltre 100.000 persone per i maggiori brand italiani e internazionali. E’ docente di master specialistici nelle principali Business School e Università italiane. Da 30 anni scrive sulle principali testate del mondo della distribuzione fisica e digitale ed è autore di “Un desiderio chiamato retail“.

Leggi di più: