Editoriale

La farmacia di servizi

Il settore farmaceutico ha vissuto una trasformazione incredibile negli ultimi anni, guidata in gran parte dall’impatto senza precedenti della pandemia di Covid-19. Questo evento globale ha scosso il mondo della farmacia, costringendo gli operatori del settore a rivedere profondamente le loro strategie, l’offerta e i comportamenti, in risposta a una serie di cambiamenti strutturali.

Il 2024: l’anno delle domande

Con il 2024 si apre una fase cruciale per il futuro del settore. Ci troviamo di fronte a un anno che solleva importanti domande: che tipo di cambiamento ci attende? Quali azioni dovranno intraprendere le farmacie per adattarsi a un panorama in continua evoluzione? La realtà è che il ritorno alla “normalità” pre-pandemica sembra ormai un’opzione irrealizzabile. Stiamo inoltre assistendo a una serie di fenomeni che stanno ridisegnando il settore, primo fra tutti l’ondata di accorpamenti che sta riducendo il numero di farmacie indipendenti.

Il consolidamento del settore Pharma

Le farmacie individuali, un tempo cuore pulsante della distribuzione farmaceutica, stanno progressivamente scomparendo, assorbite da grandi gruppi e fondi di investimento. Questo processo di consolidamento sta portando a una crescente omologazione dell’offerta, un fenomeno già osservato in altri settori retail come la profumeria e l’elettronica di consumo. La polarizzazione che ne deriva rischia di spersonalizzare il rapporto tra farmacista e cliente, trasformando un servizio storicamente vicino alle esigenze del paziente in un business standardizzato e omogeneo.

La sfida della ricerca di talenti

Parallelamente al consolidamento, il settore farmaceutico sta affrontando una crisi di talenti. La ricerca di personale qualificato, in particolare di farmacisti, è diventata una sfida sempre più complessa. La percezione negativa legata al lavoro in farmacia, spesso visto come poco ambizioso per chi ha investito anni di studio, sta scoraggiando molti giovani professionisti dall’intraprendere questa carriera. Il rischio è che questa carenza di talenti possa aggravare ulteriormente le difficoltà del settore, già provato da una competizione crescente e da margini diversi dal passato.

Il nuovo ruolo del farmacista

Il ruolo del medico di base sta diventando sempre meno centrale con una crescente tendenza a delegare al farmacista molte delle funzioni di primo contatto e consulenza. Il farmacista, quindi, sta emergendo come un consulente di primo livello, capace di offrire un supporto immediato ai pazienti nella gestione di problemi di salute comuni, nella scelta dei farmaci da banco e nell’interpretazione delle indicazioni mediche.

Questa trasformazione sta conferendo al farmacista un ruolo sempre più centrale all’interno della comunità, trasformandolo in una figura chiave non solo per la dispensazione di farmaci, ma anche per l’educazione sanitaria e la prevenzione. La sua capacità di interagire direttamente con i pazienti, di offrire consigli personalizzati e di indirizzare verso ulteriori cure mediche se necessario, ne fa un attore indispensabile.

Il 2024 si prospetta quindi come un anno decisivo per il futuro delle farmacie. La necessità di adattarsi ai cambiamenti in atto è ormai improrogabile. I gruppi farmaceutici devono trovare un equilibrio tra l’efficienza derivante dal consolidamento e la personalizzazione del servizio, per non perdere il valore aggiunto che ha sempre caratterizzato il loro rapporto con i clienti. Allo stesso tempo, è fondamentale rendere la professione del farmacista nuovamente attrattiva, valorizzando le competenze e offrendo opportunità di crescita professionale adeguate.

Noi di Cavalieri Retail siamo convinti che le oltre 20.000 farmacie italiane debbano distinguersi puntando su almeno tre fattori chiave:

  • Tipologie clienti e segmentazione geografica: è fondamentale identificare e comprendere i target di riferimento, adattando l’offerta e i servizi alle diverse esigenze dei clienti. Questi possono spaziare dagli anziani che necessitano di assistenza continua, alle giovani famiglie alla ricerca di prodotti per il benessere quotidiano. Inoltre, la localizzazione geografica rappresenta una variabile chiave, che non può essere trascurata nel processo di personalizzazione dell’offerta.
  • Specializzazione: le farmacie devono sviluppare competenze specifiche in aree tematiche di rilievo, che spaziano dalla salute umana, con focus su patologie croniche o prevenzione, alla cura degli animali domestici, offrendo un’ampia gamma di prodotti e servizi dedicati.
  •  Vendita di servizi, abbonamenti e soluzioni non solo a breve termine, ma anche a lungo termine per consentire di accompagnare i clienti in percorsi di salute personalizzati, supportandoli nel loro viaggio verso il miglioramento della qualità della vita.

La strada è lunga e le sfide sono molte, ma il mondo della farmacia ha dimostrato di essere capace di grandi trasformazioni. La speranza è che queste sfide possano essere trasformate in opportunità, per costruire un futuro più solido e sostenibile.

Abbiamo voluto ascoltare le voci di alcuni professionisti del settore di come si stanno approcciando. Vi invito pertanto ad approfondire l’argomento in questo nuovo numero di Cretail.

 

Immagine realizzata dall’intelligenza artificiale DALL-E di OpenAI.

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo!
TAG:
pharma,servizi retail
Dopo percorsi professionali nel settore commerciale, nel 1988 fonda una società di ricerche marketing, formazione e consulenza che negli anni si è specializzata nel mondo retail, attualmente presente con il brand Cavalieri Retail. La società ha realizzato oltre 3.000 progetti nel settore della distribuzione operando in diversi segmenti del mercato e formato oltre 100.000 persone per i maggiori brand italiani e internazionali. E’ docente di master specialistici nelle principali Business School e Università italiane. Da 30 anni scrive sulle principali testate del mondo della distribuzione fisica e digitale ed è autore di “Un desiderio chiamato retail“.

Leggi di più: