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La sostenibilità phygital

In un mondo sempre più connesso, il ponte tra gli scenari digitali e fisici sta diventando quasi una prerogativa per il consumatore, che non può più farne a meno.

L’interscambio tra questi due tipi di esperienze sta dando nascita ogni giorno maggiormente ad un modo unico ed ormai realistico di fornire esperienze al cliente: siamo ufficialmente nell’era phygital.Si tratta di un rapporto biunivoco tra l’online e l’offline – l’onlife, verso il cui basta guardare gli atteggiamenti che le nuove generazioni hanno per avere prova della sua esistenza.

Dopo la chiusura dei negozi post-2020 e il seguente spostamento dei consumatori verso l’e-commerce, le generazioni della fascia zillennial tra tutti si aspettano ora una esperienza cross-channel ridisegnata, come il click&collect, strumento adattato da sempre più marchi.

Per esempio, Alvanon, marchio dell’industria fashion technology, crea avatar basati su dati ottenuti scannerizzando le persone a cui è destinato il vestito, per offrire un prodotto specifico al bisogno di ogni cliente. Postura, misure e forma del corpo sono analizzate, e successivamente la replica fisica del cliente è usata per costruire con un tessuto stampato in 3D, per fare in modo che non solo la taglia sia giusta, ma ogni singola misura, nel più specifico dettaglio.

Come aumentare esponenzialmente la Customer Satisfaction

Oltre a questo, se si dovesse identificare una altra tendenza che sta fortemente influenzando il mercato da ormai anni (specialmente nei consumatori più giovani), sicuramente non si potrebbe non citare la . Nella generazione Z si stima che quasi due terzi (62%) dei consumatori, vedono la sostenibilità ambientale e sociale come un fattore critico nelle loro scelte di acquisto. Ormai, chiunque voglia stare al passo col mercato con buoni risultati deve trovare un modo per combinare questi due concetti al meglio.

Come fare?

Non si deve guardare al di fuori dell’Italia per trovare un ottimo esempio: infatti, nell’estate di quest’anno a Roma si è tenuta la terza edizione del Phygital Sustainability Expo, un evento interamente dedicato alla transizione ecologica del fashion e dei sistemi di design attraverso l’innovazione tecnologica.

L’evento ha compreso delle catwalk fisiche e digitali, anche in forma narrata, mostre artistiche di elementi fashion ottenuti con materiali sostenibili, e conferenze in doppio formato fisico ed online dove CEO di marchi di moda, presidenti e politici hanno parlato delle loro iniziative verso un’industria più sustainable e green. Inoltre, i recenti cambiamenti climatici e di qualità dell’aria stanno facendo crescere in rilevanza l’interazione positiva tra il digitale e l’emissione di gas serra (o GHG). La digitalizzazione è un fattore chiave per fenomeni come il cloud computing a distanza, che permette di distribuire risorse per portare energia pulite in aree che precedentemente non avevano accesso, o per l’uso di advanced data analytics per monitorare fattori critici.

Proprio come per il metaverso, dove azioni fatte nel mondo virtuale hanno un impatto concreto sul nostro mondo concreto, l’uso del digitale sta diventando un fattore chiave e di impatto per tematiche ambientali e di sostenibilità nella nostra vita reale.

È questione di tempo prima che i due universi collidano e non siano più riconoscibili l’uno dall’altro.

 

Img: Paula Prekopova from unsplash

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sostenibilità
Dopo aver completato un percorso di formazione personale comprensivo di esperienze di studio e lavoro in Italia all’estero, nel 2022 si laurea alla facoltà di Business and Management presso la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Verso il termine del suo percorso di laurea, inizia la sua avventura presso Cavalieri Retail, società che ha formato più di 50.000 persone per un totale di oltre 3.000 progetti in Italia e all'estero. Oltre alla sua carriera principale, svolge anche l’attività di produttore musicale e make-up artist.

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