Marketing

Un desiderio chiamato retail

Entusiasmante e contagioso. Ecco come definirei il libro di Cavalieri. Certo, il titolo sembra alludere solo al retail, ma non è così. E’ un libro che consiglio a tutti: a chi opera nel retail, a chi si occupa di altri settori e, in generale, a chiunque viva la vita professionale con passione ed intraprendenza. Una lettura scorrevole, piacevole e niente affatto accademica, focalizzata sulle domande cruciali da porsi quando si avvia un business: quale è l’obiettivo che ci prefiggiamo? Come facciamo a raggiungerlo? Come dobbiamo procedere operativamente?

Cavalieri ci invita innanzitutto a decidere che tipo di persone vogliamo essere e, in primis, a individuare la nostra passione e farci guidare dalla visione, senza la quale nessuna impresa può avere un futuro. Il libro ci fa riflettere, ci dà delle dritte per superare le nostre insicurezze e volare alto, da veri sognatori, ma sempre con i piedi ben piantati per terra. Perché per avere successo nel retail e in ogni altra realtà imprenditoriale, bisogna mettersi in gioco, buttare il cuore oltre l’ostacolo ed essere dannatamente ostinati e determinati. Solo con queste premesse, solo se ci si crede davvero, è possibile affrontare ogni difficoltà e ottenere risultati vincenti e duraturi, in una società in cui le incongruenze sono all’ordine del giorno.

Ma non è solo l’aspetto motivazionale che rende il libro, un testo da consigliare. E’ il proporsi come guida accurata, coinvolgente, a tratti spiritosa sul percorso da seguire, passo dopo passo, per realizzare un business di successo. E sono gli illuminanti aneddoti, metafore e riferimenti sportivi che condiscono le pagine del libro, a renderlo, a mio avviso, davvero unico. Perché sono esempi di vita vissuta, sfide vinte e sfide perse, da cui attingere per imparare a leggere la realtà che ci circonda e procedere nella giusta direzione.

Sei capitoli per altrettanti temi chiave. Essere mossi dalla passione, guidati dalla visione a lungo termine e intercettare un bisogno; selezionare un target di riferimento; porsi degli obiettivi e costruirsi un buon modello organizzativo. Ma soprattutto “ascoltare”. L’ode all’ascolto è uno dei capitoli che più mi ha affascinato. In un mondo in cui siamo travolti da notizie, informazioni e richieste da ogni dove, il motto “il silenzio è d’oro” dovrebbe essere considerato la nuova frontiera dell’ascolto proficuo. Infine, la comunicazione, tassello strategico in ogni attività. Da intendersi sempre più come narrazione evocativa, empatica e capace di emozionare. Tante le modalità comunicative da adottare a seconda del tipo di contesto. Una bella sfida anche per me che mi occupo di ufficio stampa da anni.

Che dire? Grazie Davide, per gli spunti, le riflessioni, per aver messo a disposizione di tutti noi l’esperienza dei tuoi 30 anni di attività. Il tuo libro non solo è da leggere, ma da rileggere e riprendere in mano spesso. Come faccio io da quando ho avuto l’onore di riceverlo.

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Da decenni nel settore della comunicazione, pubbliche relazioni e ufficio stampa, ho sempre creduto che le relazioni interpersonali siano il vero valore aggiunto. Dopo aver lavorato in aziende familiari e in multinazionali, nel 2011 ho deciso di mettermi in gioco e di intraprendere la libera professione. Imparare cose nuove, accettare obiettivi sfidanti, trasformare le informazioni in notizie: questa è la mia passione. Ma è soprattutto la possibilità di incontrare persone competenti, capaci e determinate, fonte, per me, inesauribile di ispirazione e stimoli.

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